2 gennaio-31 marzo : aperto tutti i giorni 9/17
1 aprile-31 ottobre : aperto tutti i giorni 9/18
1 novembre-31 dicembre : aperto tutti i giorni 9/17
Attenzione:
Giorni di chiusura: 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.
Come la cattedrale di Notre-Dame de Paris richiama folle di visitatori, così la Sainte-Chapelle resta invece un monumento poco noto e segreto. I suoi luoghi raccontano tuttavia la storia straordinaria di un re animato da un intenso fervore religioso, Luigi IX, meglio conosciuto come San Luigi. E' lui ad ordinare che venga costruita questa cappella palatina proprio nel cuore del palazzo reale, per ospitare al suo interno il più prezioso dei tesori, la Corona di spine di Cristo, acquistata a caro prezzo nel 1239 dall'imperatore di Costantinopoli. Questo re potente e devotissimo intende venerare le sue reliquie in un luogo privato, appositamente dedicato al loro culto. Concepisce un progetto originale e stravagante: un immenso reliquiario come uno scrigno di vetro. Verso la metà del 13' secolo Parigi rappresenta la capitale intellettuale dell'intera cristianità, e la Sainte-Chapelle ne diventerà uno dei gioielli più preziosi e rappresentativi.
A partire dalla rivoluzione, il monumento non accoglie più le reliquie, custodite invece nella cattedrale di Notre Dame, ma lo scrigno ha conservato tutto il suo spirito. L'edificio è costituito da due cappelle sovrapposte e vi si accede da quella inferiore, che fin dal tempo di San Luigi ospitava gli uffici destinati ai nobili e agli impiegati di palazzo. Concepita come una cripta, la cappella è contrassegnata dallo stemma reale: il giglio dorato unito al castello di Castiglia, in riferimento alla regina madre Bianca di Castiglia. Per raggiungere la luce è necessario accedere allo spazio riservato al re, la cappella alta, autentico regno del colore. All'interno di una struttura di vetro e luce, lo scintillio delle vetrate multicolore occupa tutto lo spazio. Il sapiente lavoro degli architetti sembra quasi aver rinunciato alla muratura a favore della luce e del colore. Ci si domanda come sia possibile che questo complesso di 15 finestroni e immense volte si tenga in piedi costituendo una solida struttura.
Siamo davanti ad una costruzione che si rivela senza dubbio l'espressione meglio riuscita di tutte le arti e i saperi dell'epoca.
Le immagini riprodotte sulle vetrate si rifanno in gran parte ai maggiori episodi narrati nella Bibbia. In molti casi però diverse scene non sono tratte dal libro sacro, ma dalla Bibbia di San Luigi, una tra le più affascinanti opere di scrittura del Medio Evo. Si può ammirare il sovrano rappresentato come un profeta o intento a portare l'Arca dell'Alleanza. Il fine è quello di trasmettere un messaggio principalmente politico: la Sainte-Chapelle come simbolo, al servizio dell'ideologia del regno di San Luigi.